La cravatta sette pieghe che non fa una piega

Cravatta

Il primato della confezione di lusso delle cravatte spetta alla “cravatta sette pieghe” detta anche “in tutta seta ripiegata”. Molto in voga negli anni ʼ20 e ʼ30 del secolo XX, è nata come cravatta senza triplure (o “anima”).

Il suo elemento di sostegno era infatti, all’epoca, costituito esclusivamente dalla pezza di seta medesima, con bordi ripiegati sette volte (quattro su di un lato, tre sull’altro) prima di essere cuciti. In seguito, la ricerca della perfezione ha fatto sì che si aggiungesse anche alle cravatte sette pieghe l’anima. Si tratta di una lavorazione più complessa che esige nel contempo una quantità di seta maggiore di quella abituale.

Le caratteristiche del particolare trattamento del capo fanno sì che a venir lavorata come sette pieghe è il più delle volte la seta twill anziché, ad esempio, la più pesante seta saja. Di rigore, inoltre, l’uso del tessuto più pregiato. La tenuta e il modo di cadere sono ineccepibili, come vuole l’incomparabile qualità della seta.

Quanto alla loro “mano”, così intensa e leggera, inutile dire che raggiunge il sublime: questo piccolo cumulo di seta dà, semplicemente, fremiti di piacere.